Enea ha messo a punto un strumento utilissimo
Spesso si pensa al costo dell’energia per illuminare gli stabili come a una tassa dovuta: invece va trattato esattamente come il costo per riscaldare. Del resto rappresenta una percentuale tra il 15 e il 20 per cento dell’energia complessivamente necessaria a un edificio. E un’occhiata alla bolletta condominiale dovrebbe indurre a una riflessione seria. Ci ha pensato Enea creando LENICALC, lo strumento per valutare la prestazione energetica degli impianti di illuminazione degli edifici. L’acronimo parte dall’indice Lighting Energy Numeric Indicator (LENI), previsto dalla norma UNI EN 15193 del 2021 relativa ai requisiti energetici per illuminare gli edifici.
LENICALC, sviluppato nell’ambito delle attività della “Ricerca di Sistema Elettrico” coordinate da ENEA, nasce come tool per supportare i professionisti che devono effettuare la certificazione energetica di un edificio e incontrano difficoltà nel tenere conto di un’elevata quantità di parametri.
Il tool può essere scaricato gratuitamente dal sito https://www.pell.enea.it/lenicalc
È già stato presentato a Roma e il 31 ottobre toccherà a Bari (presso l’Università), in collaborazione con l’Uni, l’ente italiano di normazione a livello nazionale, per condividere con progettisti, certificatori energetici e altri professionisti del settore i progressi nella valutazione della prestazione energetica degli impianti di illuminazione degli edifici.
“La norma UNI EN 15193 presenta una procedura di calcolo molto complessa e onerosa – spiega la coordinatrice del gruppo di lavoro UNI Laura Blaso, responsabile del Laboratorio ENEA di Smart Cities and Communities presso il Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili – per i professionisti che si apprestano ad applicarla nelle valutazioni energetiche degli edifici. Per questa ragione è poco applicata, anche perché non ci sono tool in grado di applicare in modo esaustivo il metodo di calcolo che invece LENICALC sarà in grado di fare entro la fine del 2024”.
LENICALC nasce da uno studio che ENEA e Sapienza hanno condotto applicando il metodo di calcolo a circa 2.000 simulazioni numeriche per determinare i valori di riferimento di LENI per le varie tipologie di edifici. Del resto, conclude Blaso “Tenuto conto che il consumo degli impianti di illuminazione artificiale rappresenta oggi almeno il 15-30% dei consumi complessivi di un edificio, è chiaro che non può essere calcolato sommariamente”.
Di Saverio Fossati